02 dicembre 2006

Traguardo

Ho raggiunto le mie prime 100 visite.
sono un pò emozionato, se si trattasse di un
videogame direi di aver raggiunto il primo livello,
ma la vita non è un videogame,
la vita è solo ciò che noi scegliamo che essa sia.
Se scegliamo di perdere, perderemo.
Se scegliamo di vincere, vinceremo.

cmq ringrazio tutti quelli che hanno [e avranno!!]
il "coraggio" di leggermi.

Saluti.
A presto...

07 novembre 2006

"affettuosa" iniziativa

Sul portale di yahoo proprio oggi ho letto di una iniziativa intrapresa a Shangai,in cui un gruppo di persone si sono attivate per offrire degli abbracci gratuiti e spontanei a ignari passanti di una delle strade più affollate della città.

Un pò di tempo fa mi è capitato di intraprendere un [lungo] viaggio in Argentina (in uno di questi post racconterò qualche esperienza in quel paese) dove ho potuto notare che l'abbraccio è qualcosa di assolutamente normale.
A differenza degli Italiani, che il più delle volte si limitano a semplici e spesso
forzate strette di mano, gli argentini sono gente che il calore umano ce l'hanno nel sangue e non hanno vergogna di mostrarlo.
Certo esistono anche abbracci "di circostanza", o fatti per dare spettacolo,ma quella dell'abbraccio è un'esperienza che purtroppo abbiamo perso
(o non abbiamo mai avuto), e che potremmo prendere se solo avessimo più volontà di far "crescere" i nostri rapporti umani e più voglia di essere uniti.

"Qualsiasi cosa abbia smesso di crescere sta iniziando a morire."
Rick Joyner

...a presto.

30 ottobre 2006

A proposito di ... muri




Leggevo in questi giorni quasi incredulo della notizia dello stanziamento di ben 1,2 miliardi di dollari per la costruzione di un muro di più di 700 miglia(oltre 1000 km) alla frontiera del Messico. Questo dovrebbe servire ad impedire ai cittadini USA che fuggono dalla fame e dalla miseria del sud ad entrare illegalmente nella parte nord degli Stati Uniti.

Ebbene si: "il grande" Bush ha pensato bene di fermare l'immigrazione clandestina con la costruzione di un "bellissimo" ed "entusiasmante" MURO.
Eccolo un'altro grande simbolo ed esempio dell'avanguardia americana, della giustizia, dell'opportunità, dell'umanità e del confronto: un muro.
Ma soprattutto eccolo un esempio di grande e geniale politica: un muro.
Ho sempre pensato che i muri siano dei modi per fuggire da problemi che non si sanno o non si vogliono risolvere. Io credo che sia impensabile cercare di risolvere problemi di migrazione di uno stato attraverso costruzione di muri, è solo la clamorosa dimostrazione di una politica errata, che non funziona e che crea solo tensioni civili.
Ma da questa parte dell'oceano non siamo certo da meno.
Vedete la città di Belfast in Irlanda che da anni è divisa in due da muri: città dei "cattolici" e città dei "protestanti".Un'assurdo esempio di una religiosità che è diventata solo pretesto di guerra e violenza portata all'inverosimile. Già mi immagino quei poveri bambini che ancor prima di saper parlare imparano che "quello dall'altra parte è un vigliacco e bastardo".
Già mi immagino intere generazioni che crescono con l'odio verso persone della loro stessa cultura, ma che dovranno odiare senza neanche conoscerle o averle mai viste in faccia, perchè così gli è stato insegnato.E' un dato di fatto, anche dalle notizie che di tanto in tanto arrivano ai nostri "bei TG", che in Belfast, dal momento della costruzione di queste opere di cemento, la violenza e le tensioni tra i gruppi di cattolici e protestanti siano aumentate in maniera vertiginosa causando una grande quantità di morti.

Sono convinto che ogni tipo di muro politico, mentale, religioso, e di cemento, serva solo a portare divisioni, e le divisioni portano alle guerre.
I ponti tra noi serviranno a farci del bene, i muri no.
A presto.

26 ottobre 2006

"Crescere equivale a cambiare" J.C.Maxwell

Spesso la nostra integrità si dimostra anche attraverso il nostro coraggio di fare delle scelte importanti, capaci di influenzare in maniera determinante il nostro futuro. A volte non abbiamo il coraggio di attuarle per insicurezza, altre volte tendiamo a fuggire forse per paura di cambiare,ma ci sono dei momenti in cui si sente il bisogno di affrontarle con il profondo desiderio di uscirne sani, senza pentimenti, e a testa alta.Quest'ultimo caso è capitato a me ;)

In ogni modo sarei lieto se poteste "scegliere" di dare un'occhiata a questo link di un illustre blog-collega, che a volte apre gli occhi su questa società "realitydipendente", e su una televisione che parla parla e non ha più niente da dire. Se avete molta familiarità con il sonno, gli occhi potrebbe anche chiuderveli...ma vale la pena lo stesso.

A presto.
P.s.:grazie a JiT per il suo commento...

14 ottobre 2006

Un sogno

Cio che sogno è farmi una strada, per arrivare lontano.
E dove trovo una montagna la voglio oltrepassare,
dove trovo un muro lo voglio abbattere,
dove trovo un fiume voglio costruire un ponte,
affinchè chi viene dopo di me lo possa oltrepassare
e possa contruirne altri...dove io non sono arrivato.

Tempo fa sentii dire da un uomo "Dobbiamo sforzarci di costruire
PONTI tra di noi e non BARRIERE"
E' una frase che non ho più scordato e ho la netta impressione che
segnerà la mia esistenza da ADESSO ... in poi.
A Presto.

Un grazie a Rosita:
questi si che sono incoraggiamenti!

10 ottobre 2006

Crescere...

foto non disponibile
Poco tempo fa ascoltai attraverso la radio un specie di piccola inchiesta fatta da due “irrequieti” speaker.Mi incuriosì molto perché la domanda che veniva posta agli ascoltatori era : In quale preciso momento ti sei accorto di essere “diventato grande”?
Le risposte di alcuni ascoltatori furono:
Quando ho dovuto occuparmi dei miei genitori che avevano gravi problemi di salute; Qualche altro: Quando mi sono trasferito in una casa mia ed è arrivato il mio primo affitto da pagare!
Qualche altro addirittura a detto : Quando un giorno camminando per strada vidi un pallone che veniva verso di me e un gruppo di ragazzini che mi dicevano “scusi signore può ridarci il pallone?”

Grazie a Dio, quest’ultima esperienza non l’ho ancora vissuta, ma di sicuro ne sto vivendo una che,anche se molto più piacevole, dà ugualmente la sensazione di essere costretto a crescere …
L’ "esperienza" si chiama Rebecca, ed è la mia piccola nipotina che ha bisogno di tante cure e affetto… anche dallo zio!:-)