26 ottobre 2007

Silenzio! ora suono io!



Un recente articolo apparso sul sito del sole 24ore, racconta il ritorno di Keith Jarrett alla Scala di Milano.
Ogni pianista appassionato di jazz ed ogni intenditore di buona musica, di sicuro conosce o ha sentito parlare almeno una volta di questo straordinario pianista.
62 anni "suonati" (e mai questo aggettivo è stato così appropriato ) per questo artista che al pianoforte è riuscito a raggiungere e ad acquisire livelli tecnici e sopratutto armonici che probabilmente gli altri hanno solo sfiorato.
In questo articolo è stato paragonato a un fiume che scorre. Durante i suoi memorabili concerti viaggiano fiumi di note, di lamenti, di energia fisica.
Dopo il suo stop di circa 2 anni in cui è rimasto chiuso in una stanza senza mai suonare, a causa di un forte esaurimento nervoso: la "sindrome di affaticamento cronico", Jarrett torna più che mai a calcare i palcoscenici di tutto il pianeta. Spesso e volentieri completamente solo con due fari ad illuminare lo Steinway & Sons di turno sotto le sue dita.
Jarrett ama, anzi meglio dire ESIGE, la perfezione. Richiede il silenzio assoluto durante i suoi concerti. Queste sue esigenze spesso però possono portare anche un'artista della sua portata a essere messo in discussione non dal punto di vista musicale ovviamente, ma dal punto di vista umano.
Il colpo di scena a Milano è arrivato durante uno dei suoi tanti brani, nel momento in cui un povero spettatore, probabilmente colpito da un banale raffreddore, starnutisce. A quel punto Jarrett si ferma e in piedi e decisamente irritato, inizia a rimproverare i presenti. Le sue espressioni «my music goes bananas» (in pratica, la mia musica se ne va a *********), e alcuni riferimenti alla tecnologia e alla civiltà elettronica «che ci stanno facendo perdere tante cose» evidentemente anche la capacità di ascolto, generano forte stupore tra gli increduli spettatori.
Jarret sosteneva che gli starnuti lo obligassero a suonare in una certa maniera.
Si è corso il rischio di una definitiva uscita di scena dell'artista nel bel mezzo del concerto, cosa che l'artista, incredibilmete infastidito da flash e rumori vari, ha già fatto in alcune occasioni!

Allora a questo punto probabilmente verrebbe da chiedersi.
Qual'è la linea che divide le esigenze di un grande artista dai comportamenti umani di una persona?
Si può arrivare al punto di rimproverare i propri spettatori e fans paganti, per questi motivi? Queste sono ragioni che sicuramente dal punto di vista fisico-acustico possono disturbare, ma non per questo vale la pena reagire così.
Da musicista "aspirante professionista" non metto in dubbio che l'orrecchio assoluto (ma anche straordinariamente assurdo!!) di Jarrett abbia determinate esigenze di ascolto, ma è legittimo pensare che, come artista, il rispetto per chi ti sta di fronte viene prima, sia se ti trovi al saggio di una scuola media, che alla Scala di Milano.
Dopotutto si è trattato di un inevitabile starnuto e non di un cellulare che squilla o di qualcuno che fa commenti ad alta voce!
E possibile uscire di casa la sera, avviarsi in un teatro con un biglietto di centinaia di euro in tasca e con la paura di fare, una volta dentro, un movimento sbagliato, lasciar cadere qualcosa, o ancor peggio con la paura di starnutire?
Io pur essendo un fan di Keith, in maniera molto obiettiva, credo non sia possibile.

Ho tutto il rispetto, stima, ammirazione, e tutto ciò che volete per K.Jarrett come artista inimitabile e insostituibile, ma come u o m o credo che debba rivedere tante cose di sè...anche a 62 anni...suonati!

A presto.
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24 ottobre 2007

l'autunno...la mia stagione


Sarà perchè mi piacciono i suoi colori,
perchè amo "le foglie che si arrugginiscono in bilico tra i rami"
come diceva una vecchia canzone,
o semplicemente perchè non fa caldo.
Ma quando l'autunno arriva, per me è sempre una rinascita,
l'autunno mi ispira artisticamente,
mi riporta a ricordi passati mescolati con un pizzico di nostalgia.
In autunno ci si accorge che il tempo passa e che stiamo crescendo,
in autunno si ritorna alla normalità.
In autunno può nascere un amore,
possiamo gustare le castagne,
possiamo scoprire una nuova canzone.
In autunno possiamo riscoprire noi stessi!

A presto...

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16 ottobre 2007

Quando sei solo...

Quando siamo soli spesso possiamo trovarci in situazioni
molto diverse tra di loro.

Quando sei solo piangi,
quando sei solo a volte ridi,
quando sei solo ti senti libero,
quando sei solo ti senti prigioniero,
quando sei solo non puoi amare,
quando sei solo non parli con nessuno,
quando sei solo parli con te stesso,
quando sei solo impari a pensare,
quando sei solo impari a sognare,
quando sei solo non puoi prendere il caffè con nessuno,
quando sei solo è perchè ti hanno lasciato,
quando sei solo è perché ti hanno tradito,
quando sei solo sembra che il mondo intorno a te si fermi,
quando sei solo ... è per colpa tua,
quando sei solo è per colpa degli altri,
quando sei solo ti senti fragile,
quando sei solo ti senti forte,
quando sei solo non riesci a fare niente,
quando sei solo puoi fare di tutto,
quando sei solo puoi anche ucciderti,
quando sei solo nessuno ti ascolta,
quando sei solo impari ad ascoltarti,
quando sei solo sei con te stesso,
quando sei solo sei in perfetta minoranza,
quando sei solo fai la differenza,
quando sei solo non ti sembra vero ,
quando sei solo hai tutti contro,
quando sei solo inizi a prendere decisioni
quando sei solo sei nei guai,
quando sei solo inizi a calmarti.

In qualunque situazione di solitudine tu possa mai trovarti
ricorda che
quando ti senti solo,
tu non sei mai solo…

Se senti che la vita sfugge al tuo controllo, Dio ti dice
(se confidi in Lui):
"Non avere paura...se tu attraverserai fiumi profondi, io sarò con te: le acque non ti sommergeranno. Se passerai attraverso il fuoco, tu non brucerai: le fiamme non ti consumeranno..."

A presto.

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08 ottobre 2007

Tempo di separarsi


Come avrete visto non sempre scrivo dei post che riguardano la mia vita personale o i miei ogetti di uso quotidiano (non credo che questi argomenti possano interessare a molte persone) però oggi farò l'eccezione.
Dopo tanti viaggi, tante corse in autostrada, tante persone ospitate a bordo e sopratutto (vedi foto!) tanti kilomentri...


è arrivato il tempo di dare un saluto alla nostra cara e amata "macchinona di famiglia", il suo tempo con noi è concluso...ora passerà a un proprietario che la userà un pò meno di noi, ma che di sicuro continuerà a trattarla da "regina" della strada come abbiamo fatto noi fino ad oggi.
Ciao Laguna;)

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05 ottobre 2007

Oggetti molto particolari...


Guardate questo cellulare. Dalla forma sembrerebbe un nokia n95 uno degli ultimi gioielli di nokia, ma a guardarlo sembra che più che un gioiello sia un tesoro.
Si tratta della realizzazione di un gioielliere privato che ha ricorperto l'n95 di oro bianco e 325 diamanti di 18 carati l'uno. Ovviamente si tratta di una edizione mooolto limitata (solo 10 esemplari numerati), ed è inoltre personalizzabile attraverso una incisione di nomi, iniziali o altro.

Pensavo...chissà che effetto farebbe avvicinarsi tutti quei diamanti alla guancia al momento di fare una telefonata;) forse è una sensazione che non proverò mai (ma mai dire mai, potrei anche trovarlo a terra!).
Ah dimenticavo il prezzo: 12mila sterline, a voi fare la conversione in euro (io nn ve lo dico per non spaventarvi!)

A presto!

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03 ottobre 2007

USB 1.1 verso un mondo senza fili...

E' ufficiale la notizia che Il Wireless USB promoting group lavora a un nuovo set di specifiche per una nuova tecnologia wireless legata al protocollo USB che probabilmente rivoluzionerà il mondo delle periferiche di archiviazione, e di vari dispositivi.

Ecco la notizia da Hwupgrade.it:
"La tecnologia Wireless USB, il cui gruppo di lavoro è composto da HP, Intel Corp., LSI Logic, Microsoft Corp., NEC Corp., NXP Semiconductors e Samsung Electronics, è un sistema di interconnesione a corto raggio, che si prefigge di unire la velocità e la sicurezza della connessione USB con la facilità di utilizzo delle tecnologie senza cavi. Wireless USB è retrocompatibile con la tecnologia USB tradizionale, permette di interconnettere fino a 127 dispositivi e, fino ad ora, è in grado di una bandwidth massima teorica di 480 megabit al secondo alla distanza di 3 metri e di 110 megabit al secondo ad una distanza di 10 metri. "


Potremo sostanzialmente prendere informazioni dal penDrive del nostro amico senza neanche farglielo estrarre dalla tasca(!)
Ci stiamo insomma avviando verso un'era in cui le care vecchie connessioni col cavo saranno solo un nostalgico ricordo.
Immaginate i vostri nipoti nel futuro che vi chiederanno guardando vecchie foto scattate in casa: "Nonno cosa erano quei lunghi e sottili oggetti neri sparsi a terra?" e voi risponderete: "prima erano indispensabili, e si chiamavano
C-A-V-I..." ;)
Apparte gli scherzi...vedremo come andrà a finire...

A presto...

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02 ottobre 2007

Qualcosa in più...


Darlene Zschech, australiana...cantante di talento, ma sopratutto, una grande persona.
Il suo dono è cantare.
Attraverso dei talenti di questo genere a facile accorgersi che quando Dio ci dona qualcosa, una talento, una capacità, un tipo di dono che ha a che fare con lo spirito...mette qualcosa di assolutamente Suo dentro di noi.
E' Dio che crea la musica, è Lui che ha inventato la bellezza, è Lui che ha inventato i colori, è Lui l'essere creativo per eccellenza.
Quando un uomo si riscopre incredibilmente geniale e creativo, egli in realtà possiede una piccolissima sfumatura di Dio, perchè è stato Dio a dargli qualcosa in più rendendolo ancora una volta un pò più simile a Lui, come quando ci ha creati a Sua immagine e somiglianza.

Tornando a Darlene, ho avuto il piacere di ascoltarla dal vivo, e apparte un impianto AUDIO non efficiente, e musicisti non proprio all'altezza della situazione, ho potuto gustare in lei una sfumatura di Dio.


Quando Darlene canta, canta a Dio perchè dal momento in cui Lo ha incontrato, ha finalmente trovato un motivo per cui cantare, cioè al Suo creatore Colui che gratuitamente le ha donato lo straordinario talento che possiede.

Quando Darlene canta, è possibile osservare come in realtà pur saltando in mezzo a una band, e davanti a migliaia di persone, essa entri in un contatto intimo e particolare con il suo Creatore, come se fosse la prima volta.
Osservandola, non potevo far altro che unirmi a lei per lodare il "nostro" Dio.

Grazie Darlene.
A presto...

foto Darlene Zschech
© Copyright Ludovico_Albano ;-)

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