26 dicembre 2007

CIAO OSCAR


Oggi si è spento Oscar Peterson.
Era un uomo che ha influenzato generazioni di pianisti jazz (e non) con la sua musica.
Il pianoforte sotto le sue dita sembrava essere perfettamente a suo agio,
il suo modo di suonare ha incantato generazioni intere, perchè lui, probabilmente timido e molto tranquillo, si esprimeva così: attraverso la sua musica, facendo volare le sue dita sui tasti bianchi e neri e lasciando, semplicemente in questo modo, tutti muti e incantati.
Oscar Peterson: Pianista e Compositore, e non sono a caso le lettere "P" e "C" maiuscole, perchè pianisti e compositori così, ne nascono davvero pochi.
Lui era nato nel 1925 a Montreal e nel corso degli anni si esibì con grandi artisti, per poi diventare stella "autonoma" della musica mondiale, e "dell'universo parallelo" del jazz.
Tra le sue collaborazioni ricordiamo Ella Fitzgerald, Dizzie Gillespie e Billy Holiday, tre nomi, e tre vere "leggende" che da sole bastano a descrivere un grandioso pezzo di storia della musica jazz (e dintorni).
Innumerevoli i suoi premi e riconoscimenti, un Grammy alla carriera (1997) e vari altri Grammys.

Quando musicisti di questo calibro e artisti di questa unicità e sensibilità ci lasciano e vengono a mancare, non so se è anche una vostra impressione, ma spesso si ha le netta sensazione che si crei un piccolo vuoto impossibile da riempire, un vuoto che potrà essere colmato solo attraverso una serie di ricordi musicali che possediamo e che continueranno sempre a farci sognare. Questo è il caso di Oscar Peterson, che rimarrà vivo nei cuori di tutti quelli che lo seguivano, proprio attraverso il più grande mezzo di comunicazione che lui abbia mai avuto: la sua musica.Ciao Oscar.
A presto.
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13 dicembre 2007

Quando la matematica diventa opinione...

Ecco una storia che va hai confini della realtà: Kenneth Copeland, uno dei più famosi "televangelisti" americani esistenti.
TRATTO DA www.icn-news.com
Il video mostra una curiosa discussione di Copeland con un suo ospite Keith Moore, la trasmissione risale al 2005 e riguarda il dubbio sull'acquisto di un jet privato da parte di Copeland.
[ Attualmente Copeland possiede un jet privato venuto a costare circa 20 milioni di dollari, soldi che riceve grazie al sostentamento dei suoi milioni di devoti seguaci. ]

ECCO IL VIDEO:




Qui di seguito riporto la traduzione del video (per chi non ha confidenza con l'inglese) che traduce la discussione e che di tanto in tanto aggiunge delle interessanti e osservazioni esterne.


Didascalia di apertura: Quella che state per vedere è la trasmissione televisiva del 15 aprile del 2005 di un televangelista "La voce di vittoria del credente", un programma quotidiano del televangelista Kenneth Copeland, in studio insieme con Keith Moore

Ad un certo punto Copeland racconta l'aneddoto di un pastore che tenta di convincerlo a non comperare un jet

* (Copeland al suo ospite Moore): Un tizio (parla del pastore in questione) mi chiama, ed è arrabbiato quando parla...[a proposito di] "tutto quello spreco di soldi... viaggio dappertutto negli Stati Uniti continuamente e non ho bisogno di un aereo per fare questo.."

* Copeland (al pastore): Veramente?

* il pastore: Sì; l'anno scorso ho speso 25 mila dollari in viaggi aerei e so perfettamente quello di cui parlo...Ho viaggiato in lungo ed in largo negli Stati Uniti..

* Copeland (al pastore): Davvero?

* Pastore: Certo e, fratello Copeland, probabilmente l'anno prossimo spenderò ancora di più

* Copeland (al pastore):Hai comperato un aereo ma non ce l'hai!

[In studio: Risate di Copeland e del suo ospite]

* Didascalia: Subito dopo questo programma, Kenneth Copeland prosegue spendendo 20 milioni di dollari per l'acquisto di un jet nuovo di zecca.]

* Il pastore ( nel racconto di Copeland): Copeland, forse hai ragione.

* Copeland (al suo ospite in studio): E poi pregammo insieme.

* Didascalia del video: Copeland ha ragione? Diamo un'occhiata a questo...

Il pastore Copeland si burla di chi spende 25 mila dollari l'anno in biglietti aerei.
Copeland spende 20 milioni di dollari per comperare un jet
Ora, quanto tempo ci vuole per spendere 20 milioni di dollari per uno che sborsa 25 mila dollari l'anno in biglietti aerei?
800 anni!! ( 20.000.000 / 25.000 = 800 )
Senza calcolare che oltre ai 20 milioni, Copeland dovrà pagare l'affitto di un hangar, tasse aeroportuali, carburante....
....salari per i piloti, stipendi per le hostess, assicurazione e manutenzione
Studio: risate di Copeland ed ospite

* Didascalia: A proposito di matematica confusa...

[Presto, due servizi giornalistici, già messi in onda da tv americane, che mostrano l'uso contestato del jet comperato con i soldi dei donatori]



Non ho nulla contro i televangelisti, non spetta certo a me giudicarli, e trovo inoltre inutile commentare tutto ciò che fanno, ciò che provo è un piccolo senso di dolore quando penso a tutte quelle persone normali che vengono convinte a "donare" ciò che hanno, togliere dei soldi a chi ne ha davvero bisogno per darli a persone che purtroppo tendono a spendere in beni materiali di grande lusso e a vivere in esagerate comodità, coprendosi dietro il velo del cristianesimo e della missione.
Mi fa pensare il fatto che oggi il pianeta si sta sempre di più trasformando in gente che è sempre più ricca e altra gente che è sempre più povera, molte persone nel mondo davvero bisognose potrebbero essere sfamate e strappate alla morte con 20 milioni di dollari.
Ma un uomo solo ne trarrà beneficio, perché "è importante che lui abbia un aereo personale super-lusso per viaggiare comodamente negli Stati Uniti" perchè lui è un "uomo di Dio"...
c'è da riflettere...
A presto.

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01 dicembre 2007


Benigni è un uomo che riesce a riempire un immenso palco vuoto anche stando fermo: riempie con le sue parole tutto uno studio televisivo.
Lui non ha bisogno di effetti speciali, di una grande orchestra, di colpi di scena, di personaggi illustri e famosi, lui è uno del popolo, che ama parlare con la gente e alla gente, e per la gente.
E' un uomo che ha tante passioni, prima fra tutte la sua terra la sua nazione.
E' uno che ha viaggiato il mondo, ha visto tante realtà che gli hanno fatto solo capire che niente, assolutamente niente è paragonabile alla sua terra: l'Italia.

Già ... l'Italia. Sarebbero necessarie tante parole su un blog qualunque come il mio per parlare dell'Italia, Ma voglio tornare alle parole di Benigni che a sprazzi diventano come tesori, e che,
come l'oro è riservato ai cercatori più pazienti, sono riservate solo a chi sa realmente ascoltare;
a chi sa cogliere tra le ondate di parole (a volte profonde a volte no) quei piccoli "diamanti"...quei pensieri detti in semplicità e anche in leggerezza, che però potrebbero far riflettere per giorni uno che ha un blog qualunque come il mio.

E' Benigni.
Uno (forse l'unico) che riesce a parlare ininterrottamente dalle 20:40 circa, fino a oltre le 23:00 senza mai interrompersi, che ci prende per mano e ci porta dove vuole, da Berlusconi a Gesù, da Rosy Bindi a Dante, il tutto con una semplicità magistrale e a tratti inquietante.

E' lui Roberto,
che non si smentisce mai, che riesce a stupire perchè lo stupire gli altri fa realmente parte di lui.

E' uno che ama Dante, ma non lo tiene per se, lo vuole condividere, come è ovvio che faccia un artista.

Ha creato un programma sensato, non fatto di canzonette, dei soliti grandi successi e di attori di hollywoooooood cascati li per caso sul palco con l'auricolare infilato nell'orecchio e che alla prima parola che dicono scatta l'applauso automatico.
E' un autentico programma di cultura, in cui frasi del tipo
"il mondo non lo abbiamo in eredità dai nostri padri,
ma in prestito dai nostri figli"
ti lasciano folgorato tra una risata e l'altra.

Col suo programma ne è valsa la pena riaccendere per un attimo la TV solo per due ore, e poi rispegnerla e lasciare tutti ai propri "schifality show" che non hanno nessuna utilità comune ...
Un programma in cui si è parlato degli italiani, della musica italiana, dell'arte italiana, della letteratura italiana, dei nostri usi, costumi, dialetti, della nostra cucina...
Perché lui è un italiano d.o.c. uno che riesce a farti commuovere un minuto dopo che hai finito di sorridere, e che crede nell'Italia in maniera concreta, a lui basta solo un palco, un leggìo e un microfono per farci sognare...nient'altro.
Perché questa è vera dimostrazione di talento, di semplicità, di concretezza, di professionalità, ma sopratutto di gran classe! Grazie Roberto.

A presto.

"...e che la BELLEZZA ci attraversi tutti.Come un fiume." Roberto Benigni.

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