Guru dei Crack

Matteo Cambi ha fatto "Crack": il "guru" della t-shirt con il fiorellino, purtroppo si è smentito.

Mi ha fatto pensare un articolo di Marco Imarisio sul sito del corriere, che dopo aver descritto un pò la vita di matteo, i suoi "amori" (ora è così che si chiamano) i succesi sul lavoro, ma sopratutto i suoi piccoli sfizi che senza indugio si è fatti passare in questi anni di "duro lavoro" e divertimento, ha concluso con una nota a suo favore:

"Si è fregato con le sue mani, ma il suo «italian dream» era frutto di lavoro e ingegno, di uno che parte da dietro e ce la fa. Nei film e nei romanzi sul sogno americano, quando finisce male, il protagonista che si è fatto da solo sbaglia per avidità, perché va dietro a una visione troppo grande. Qui da noi, si fallisce per inseguire il Billionaire."

Purtroppo il sogno Italiano
 ("italian dream", come viene definito), è qualcosa che per me fa ridere i polli.
Cosa si intende oggi per sogno italiano, quello di Matteo Cambi? Cerco di riassumerlo.

- Nasce a Carpi, figlio di Simona una donna normalissima che gestisce un normalissimo negozio di maglieria e abbigliamento.
- Ad un certo punto gli viene in mente di disegnare un fiore su una maglietta e iniziare a distribuire il suo prodotto.
Ce la fa: in men che non si dica, con impegno determinazione e "sogni" e grazie ad una assidua frequenza (che fatica!) dei privè delle discoteche inizia a convincere i personaggi dello spettacolo a indossare le sue magliette.

-Loro accettano e via :convince Maldini, Vieri, Elisabetta Canalis, Inzaghi, Cannavaro, ad indossare la maglietta Guru.
Verranno poi le modelle, Naomi, ma anche Stella Tennant, Paolina Kurkova.Tutta gente "arrivata".
- Qui inizia il suo decollo si inventa lo slogan "Guru piace alla gente che piace"...vende un innumerevole numero di pezzi d'abbigliamento
-inizia a fatturare milioni di euro.
-Diventa spudoratemente ricco.

Tratto dall'articolo del corriere:
"Dal 2004 al 2007, aiutato dalla mamma e dal patrigno, spende 7,5 milioni di Euro per arredare le sue case, altri 7 in viaggi privati, 2 milioni solo in orologi, altri 2 per Mercedes, Ferrari e Porsche, uno sproposito per l'acquisto di elicottero e aereo privato, che usava anche per andare da Parma a Milano."

Mi spiegate come si fa a spendere 2milioni di euro SOLO in orologi? E sette milioni di euro in viaggi privati?
Si racconta che nelle discoteche fosse attorniato da un grande numero di ragazze che non aspettassero altro che farsi un giro sul suo aereo privato, e spesso Matteo, per essere più popolare e inseguire il suo sogno, diceva stando steso sul divano del privè di qualche discoteca, "Stasera andiamo a Parigi" e tutte le ragazze andavano in delirio.

Ville di centinaia di metri quadri sparse per l'Italia, Yacht giganteschi "all'ultimo grido", arredamenti con pezzi unici e costosissimi.
Italia uno si presentò alla porta di una delle sue ville, lui ovviamente aprì, e gli mostrò con orgoglio tutto ciò che aveva, solo per dirne una, un enorme bagno grande quanto un immenso salone da pranzo, con una cascata, avete capito bene, una cascata.Un meraviglioso lavoro di ingegneria e costruzione, che faceva si che una grande quantità di acqua sgorgasse dalle mura di quella stanza, facedo assomigliare quel bagno al giardino dell'Eden.
Matteo si giustificò, "mi piace sentire il rumore dell'acqua quando mi lavo."
(potresti andare in Ammazzonia e vedere come vivono lì!!)
Ecco il sogno italiano.

Si dice che cambiasse donne come noi cambiamo i calzini: ecco il sogno italiano.

Purtroppo però è finito male.Purtroppo non lo dico in senso sarcastico, perchè io Matteo Cambi da un lato riuscivo anche ad ammirarlo, almeno fino a quando si spacciava per un uomo onesto, senza cultura certo, con capricci manco fosse la regina Elisabetta, ma pur sempre onesto.

Ora però non lo è neanche più onesto, o meglio non lo è mai stato.Il suo sogno era falso, era truccato.Era un imbroglione.

Ma allora se non è questo, qual'è in realtà il sogno italiano?
Diventare un famoso showman, o una showgirl?
Essere una velina?
Frequentare il billionare?
Avere un aereo privato (da persona onesta)?
Fare un cd e andare nei primi posti in classifica, facendo concerti e firmando autografi?
Andare "nella casa" e "sull'isola"?
Fare un film?
Fare la parte del cretino in un programma del pomeriggio in tv (almeno divento famoso)?

Una volta Fabrizio Corona (che curava l'immagine di Matteo Cambi) riusci a dire una cosa sensata: "Io alle persone offro popolarità e fama, e proprio perchè tutti in fondo la desiderano, riesco ad avere le persone in pugno."

L'uomo ha una inguaribile voglia di popolarità, di essere acclamato, apprezzato, accettato.
Le cose vere della vita sono diventate, la tv, il cinema,la popolarità e i week-end in Yacht con "uno famoso".

Una volta sentì in radio la testimonianza di una mamma.Ci furono delle osservazioni che mi toccarono molto.
La signora disse: Buon giorno, vorrei farvi una domanda, a mio Figlio non piace guardare ore e ore la tv, non gli piace cantare, o mettersi in mostra, è timido non esce spesso e non frequenta discoteche o locali alla moda per conoscere gente, non gli piace il calcio e non vuole diventare calciatore, a mio figlio "purtroppo" piace la fisica e la matematica, nel suo futuro avrà la possibilità di diventare qualcuno?

Cosa potremmo rispondere a quella mamma:
no signora, se vuole diventare "qualcuno" dovrà solo sperare di essere preso nella casa del grande fratello, o diventare come ronaldinho a cui in un mese vengono versati circa 2 milioni di euro per dare dei calci al pallone e fare pubblicità di
scarpe che dall'altra parte del mondo vengono prodotte da bambini sfruttati e pagati(quando va bene) pochi centesimi al paio, mentre qui le scarpe si vendono a 200 euro.

Verso cosa vanno incontro i nostri figli? Ammesso che vadano incontro a qualcosa.
In un mondo nel quale se non sei popolare non sei nessuno?
In un mondo nel quale se non riesci ad arrivare alla "quarta settimana" sei un fallito e un fesso?
In un mondo nel quale appena esci dall'università sei pronto giusto giusto per essere insultato dal primo figlio di papà con la terza media, che ti passa davanti con la porche cabrio appena comprata, e che l'unica cosa che sa fare nella vita è guidare la sua auto?

E poi ho un'altra domanda, ma cos'è realmente la popolarità? Popolari in rapporto a chi e a che cosa?
Su cosa si basa la popolarità della maggior parte dei "vip" a piede libero in Italia, su qualcosa di reale, di concreto?
Su quacosa che si è conquistati col sudore? e con il lavoro?
Cosa ha fatto realmente Valeria Marini per essere apprezzata in italia come una dea, non mi dite che basta sculettare!?!?

Qual'è la vera reale e concreta differenza tra Valeria Marini e "Giulia" (nome di fantasia) che la mattina si sveglia alle 6 e fa giusto in tempo a preparare la colazione ai figli per poi prendere il bus verso una dura giornata di lavoro in fabbrica che si concluderà solo in serata?
Non mi dite che la differenza sta nel saper sculettare?!?!

E la differenza tra Matteo Cambi e un onesto dipendente che la mattina si alza va a lavoro e la sera torna in famiglia per abbracciare la moglie e i figli,
facendoli felici semplicemente mangiando una margherita nella pizzeria all'angolo e tornando con i volti pieni di gioia di una famiglia che può permettersi poco ma che è unita?
Forse l'uno è "arrivato" e la famiglia no?

Da cosa dipende il fatto che i conduttori televisivi si sentono come gente che può cambiare il mondo, a appartenenti a una casta più alta?
Quale casta, quale mondo?
Forse credete che Martin Luther King volesse essere acclamato dalla folla e diventare famoso quando pensò alle sue idee?

Credete abbia più valore possedere uno Yacht di 30 metri e 2milioni di euro in rolex che avere dei figli che ti vogliono bene?
Credete che l'essere arrivati e avercela fatta sia possedere un elicottero privato e fare interviste in tv, oppure sia essere onesti e avere una famiglia unita e poter trasmettere dei valori concreti a propri figli?

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