30 ottobre 2006

A proposito di ... muri




Leggevo in questi giorni quasi incredulo della notizia dello stanziamento di ben 1,2 miliardi di dollari per la costruzione di un muro di più di 700 miglia(oltre 1000 km) alla frontiera del Messico. Questo dovrebbe servire ad impedire ai cittadini USA che fuggono dalla fame e dalla miseria del sud ad entrare illegalmente nella parte nord degli Stati Uniti.

Ebbene si: "il grande" Bush ha pensato bene di fermare l'immigrazione clandestina con la costruzione di un "bellissimo" ed "entusiasmante" MURO.
Eccolo un'altro grande simbolo ed esempio dell'avanguardia americana, della giustizia, dell'opportunità, dell'umanità e del confronto: un muro.
Ma soprattutto eccolo un esempio di grande e geniale politica: un muro.
Ho sempre pensato che i muri siano dei modi per fuggire da problemi che non si sanno o non si vogliono risolvere. Io credo che sia impensabile cercare di risolvere problemi di migrazione di uno stato attraverso costruzione di muri, è solo la clamorosa dimostrazione di una politica errata, che non funziona e che crea solo tensioni civili.
Ma da questa parte dell'oceano non siamo certo da meno.
Vedete la città di Belfast in Irlanda che da anni è divisa in due da muri: città dei "cattolici" e città dei "protestanti".Un'assurdo esempio di una religiosità che è diventata solo pretesto di guerra e violenza portata all'inverosimile. Già mi immagino quei poveri bambini che ancor prima di saper parlare imparano che "quello dall'altra parte è un vigliacco e bastardo".
Già mi immagino intere generazioni che crescono con l'odio verso persone della loro stessa cultura, ma che dovranno odiare senza neanche conoscerle o averle mai viste in faccia, perchè così gli è stato insegnato.E' un dato di fatto, anche dalle notizie che di tanto in tanto arrivano ai nostri "bei TG", che in Belfast, dal momento della costruzione di queste opere di cemento, la violenza e le tensioni tra i gruppi di cattolici e protestanti siano aumentate in maniera vertiginosa causando una grande quantità di morti.

Sono convinto che ogni tipo di muro politico, mentale, religioso, e di cemento, serva solo a portare divisioni, e le divisioni portano alle guerre.
I ponti tra noi serviranno a farci del bene, i muri no.
A presto.

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